
Data Deposito
25 luglio 2012
Stato Domanda
rilasciata

N. Brevetto
0001414347
Anticipata accessibilità
no

Data Brevetto
04 marzo 2015
Data di Pubblicazione
26 gennaio 2014

brevetto per invenzione industriale numero 102012902071974 presentata il 25/07/2012 (RM2012A000362)
Titolo:
composizione di smalto per porcellana decorata e metodo per la realizzazione di un manufatto in porcellana decorata
“TECNICA BOCCINI”
MAIOLICA
(sintesi)….
Tecnica che definisce l’uso di qualsiasi argilla porosa (terraglia bianca tenera o dura, terre rosse, pirofile, refrattari etc.) con rivestimento di smalto (circa 900°C – 960°C) composto di minerali tra i quali, feldspato, stagno, zinco, bentonite, quarzo, silice, caolino, etc.
Il supporto smaltato può essere decorato con ossidi e carbonati con varie tecniche quali:
ad aspersione, pennello e decalco.
Il procedimento per ottenere un manufatto in maiolica è il seguente.
Dopo aver lavorato (foggiato) l’argilla si lascia essiccare il manufatto e successivamente messo al forno alla temperatura specifica dell’argilla (argilla rossa, non oltre i 1020°C, terraglia non oltre 1100°C etc). Terminato il ciclo di cottura e successivo raffreddamento abbiamo il “biscotto” , terracotta porosa.
Il passo successivo è quello di mettere un rivestimento, chiamato smalto (maiolica) con diverse tecniche:
- a) immersione: il manufatto biscottato viene immerso dentro lo smalto liquido, la porosità del manufatto assorbe e trattiene lo smalto.
- b) aspersione: sopra al manufatto e in tutte le sue parti viene spruzzato lo smalto liquido.
- c) pennello: viene steso lo smalto liquido tramite pennello fino ad ottenere un strato sufficiente.
d)cascata o campana: viene fatto cadere lo smalto tramite un recipiente sul manufatto (tecnica utilizzata per lo più per mattonelle e manufatti che devono essere smaltati in un solo lato.
Finita la fase di smaltatura si procede alla decorazione con colori (ossidi e carbonati con fondenti e indurenti pronti all’uso). Questa tecnica (maiolica) è molto antica e la più utilizzata in italia perché con buone conoscenze permette di realizzare sfumature, panneggi e chiaroscuri imitando la tecnica della pittura a olio, acquarello e affresco.
Terminata la decorazione a mano del manufatto, esso viene di nuovo messo in cottura ad una temperatura non superiore 960°C
La cottura vetrifica lo smalto e i colori divenendo un corpo unico mentre la terra cotta (supporto) rimane inalterata, ovvero porosa, lo smalto vetrificando si attacca alla superficie del supporto rendendolo impermeabile e più resistente.
I colori tradizionali usati sono:
Il blu (ossido e carbonato di conbalto con fondenti)
Il verde ramina (ossido di rame con fondente)
Il giallo (ossido di ferro con indurente)
Arancio (ossido di ferro)
Bruno di manganese (ossido o carbonato di manganese più fondente)
PORCELLANA/GRES
(sintesi)…
Argille compatte che dopo la prima cottura (1200°C – 1380°C) vetrificano e assumono
caratteristiche di forte durezza meccanica (assorbimento pari a 0), traslucidità, antiacidità e antigelività.
Anche la porcellana utilizza le stesse tecniche di foggiatura, (come le argille porose), con più alte competenze tecnologiche.
La maggior parte delle volte viene foggiata con la tecnica del colaggio e della pressa.
Dopo l’essicazione del manufatto si decide quale tipo di cottura fare; di seguito le tre tecniche più utilizzate:
1)monocottura: il manufatto essiccato viene ricoperto da uno strato di smalto per alta temperatura, (diverso dallo smalto per maiolica) la cottura viene effettuata ad alta temperatura (1200 max 1350), lo smalto e il supporto (porcellana) vetrificano insieme divenendo corpo unico. Non tutti i manufatti in porcellana possono essere utilizzati per questa tecnica.
2)Biscottatura a bassa temperatura o biscuit: il manufatto essiccato viene cotto ad una bassa temperatura (intorno ai 850 ° / 1000°). Da questo processo si ottiene una porcellana porosa ma resistente per eseguire la smaltatura. Il manufatto smaltato con diverse tecniche:
- a) immersione: il manufatto biscottato viene immerso dentro lo smalto liquido, la porosità del manufatto assorbe e trattiene lo smalto.
- b) aspersione: sopra al manufatto e in tutte le sue parti viene spruzzato lo smalto liquido.
- c) pennello: viene steso lo smalto liquido tramite pennello fino ad ottenere un strato sufficiente.
d)cascata o campana: viene fatto cadere lo smalto tramite un recipiente sul manufatto (tecnica utilizzata per lo più per mattonelle e manufatti che devono essere smaltati in un solo lato
Dopo la smaltatura si esegue la cottura ad alta temperatura (1200 max. 1350), lo smalto e il supporto (porcellana) vetrificano insieme divenendo corpo unico.
3)vetrificazione completa: il manufatto in porcellana essiccato viene cotto ad alta temperatura senza ne smalto ne fritte (cristalline) il risultato è la vetrificazione del supporto, può essere smaltato o dipinto con smalti, smalti colorati, cristalline e fritte trasparenti o con colore usando densità diverse mescolando colle naturali e silicati e di nuovo messe al forno a bassa temperatura (900° / 1100°)
Nei casi 1 e 2 si può eseguire la pittura sopra smalto o sotto cristallina con ossidi e carbonati, con accorgimenti particolari, non tutti i colori possono resistere ad alte temperature, alcuni di essi cambiano anche di tonalità.
“Porcellana Maiolicata”
“Tecnica Boccini”
La porcellana maiolicata unisce per la prima volta la tecnica della maiolica su un corpo compatto (porcellana), ovvero la possibilità di avere sulla porcellana una smaltatura con le caratteristiche dello smalto per maiolica che permette di eseguire la stessa tecnica della pittura su maiolica, chiaroscuri, sfumature, panneggi, etc con una sola cottura eseguita alla temperatura di 960° max 1050°C.
La materia prima utilizzata come supporto per la suddetta tecnica è porcellana, ovvero un supporto vetrificato ad alta temperatura senza rivestimento vetroso, (smalto o fritta/cristallina) di qualsiasi tipo in commercio, chiamato in tecnologia ceramica high biscuit (biscotto ad alta temperatura) dove viene messa una base di smalto e fritta da me creato con precise percentuali e con l’aggiunta di varie colle naturali per permettere l’adesione al supporto vetrificato. Lo smalto viene spruzzato con l’aiuto di un aerografo sul manufatto, la precisa quantità di acqua che determina la densità e le colle naturali fanno aderire lo smalto al manufatto. Il supporto sarà dipinto con le varie tecniche, quali, panneggio, chiaroscuro, campitura, sfumatura, con vari colori (carbonati, ossidi e pigmenti) sul rivestimento (smalto) con la stessa tecnica utilizzata per la pittura su maiolica.
I colori sono quelli commerciali utilizzati per la pittura su smalto (maiolica), modificati e adattati per essere compatibili con il rivestimento, l’indurente o il fondente viene aggiunto in quantità diverse a seconda della struttura dell’ossido di base per la sua fusione con lo smalto.
Finita la fase di decorazione la porcellana maiolicata viene messa al forno (960°C max 1050°C) per far vetrificare lo smalto al supporto e divenendo corpo unico.
Questo procedimento innovativo aggiunge qualità al supporto, antiacidità, antigelività, e una buona resistenza meccanica. I manufatti realizzati con questa tecnica possono andare al microonde e in lavastoviglie. Per la prima volta due caratteristiche di diversa struttura e concezione si uniscono formando un unico prodotto innovativo.
I comuni smalti da maiolica che normalmente vengono applicati alle terre porose non sono compatibili per la porcellana vetrificata ad alta temperatura, alcune prove hanno dimostrato dopo cottura presenza di una fitta cavillatura e distacco in piccoli parti dello smalto.